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Le puntate nel poker

Capire il valore delle puntate aiuta a prendere le decisioni giuste

Capire la struttura delle puntate in una partita di poker è un elemento basilare per tre ragioni:

  1. Determina la decisione sulla quantità di chips da puntare in ogni mano
  2. E’ fondamentale per i calcoli che i giocatori stessi effettuano guardando gli stacks altrui.
  3. Fornisce il fondamento per effettuare la migliore scelta al fine di massimizzare il profitto ovvero sapere quando abbandonare il piatto al fine di minimizzare l’eventuale perdita.

Come funziona l’incremento delle puntate durante una partita?

In linea di massima le puntate hanno un limite minimo ed i rilanci non sono mai inferiori alla puntata stessa. I rilanci successivi, inoltre, saranno condizionati dai precedenti poichè non potranno mai essere inferiori.

Dal punto di vista della struttura delle puntate dobbiamo evidenziare che esistono due tipologie di gioco, il poker con il limite e quello no-limit. Puntiamo l’attenzione proprio su quest’ultimo in quanto è il gioco del poker più noto al mondo online.

Nel poker no-limit ogni giocatore può puntare e rilanciare quanto vuole, addirittura anche tutte le chips alla prima puntata. Importante è che le puntate minime tendono ad aumentare dopo un certo periodo di tempo. Ciò avviene per creare un piatto sempre più ricco e per costringere ad entrare in azione anche ai soggetti che poco propensi ad entrare nei piatti. Numerose sono le tipologie di incremento, di solito nelle partite cosiddette Turbo gli incrementi delle puntate avvengono ogni cinque minuti di gioco, tale periodo sale a 10 minuti per le partite normali (non turbo).

Tattica interventista o attendista?

Conoscere la struttura e la velocità con la quale le puntate incrementano ci permette di capire come dovrebbe essere il nostro gioco.

Nelle battute iniziali di una partita, quando le puntate minime sono basse, la nostra tattica può essere attendista, giocando cioè solo le mani in cui abbiamo carte particolarmente forti. Sul medio-lungo periodo, a fronte dell’aumento delle puntate minime, dovremmo invece intervenire sempre in più piatti, ponendo in essere quindi una tattica interventista.

Tale tattiche di base non risultano influenzate dalla tipologia di velocità della partita e, pertanto, devono essere utilizzate indifferentemente sia in partite normali, sia in partite turbo.

Inoltre un’altra considerazione che occorre evidenziare è che, di norma, col progredire della partita e, conseguentemente, con l’innalzarsi delle puntate minime, sono sempre meno i giocatori presenti al tavolo a cause delle eliminazioni che si verificano gioco durante.

Entrare in un maggior numero di mani, in presenza di un numero ristretto di giocatori, man mano che il livello delle puntate sale, determina il rafforzamento della nostra immagine al tavolo. Dunque, vedendoci giocare con maggiore frequenza otterremo il rispetto degli altri giocatori che saranno meno tentati di effettuare contro di noi attività di bluff.

Come cambia la strategia sul finale della partita?

Le regole della tattica attendista e interventista non valgono sul finire dell’incontro, ovvero quando tutti i giocatori stanno per arrivare in zona premi e cercano di rimane il più possibile in partita per evitare l’eliminazione.

In tale caso, la nostra strategia deve ritornare ad essere estremamente attendista tranne il caso in cui le carte in nostro possesso non siano talmente buone (come ad esempio coppia d’assi – figure o progetti importanti) da quasi “costringerci” a giocare.

A questo punto del gioco, sarebbe infatti una beffa essere eliminati dalla partita senza entrare nelle posizioni che garantiscono un guadagno economico. Con un po di astuzia e pazienza vedremo uscire i nostri avversari più frettolosi e ci accaparreremo la possibilità di vincere!

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