Matematica

Significato e calcolo delle implied odds nel poker

Giocare a poker a livello professionale richiede un concentrazione eccezionale su molti aspetti del gioco. I giocatori principianti si basano solitamente solo sulle loro carte e sulle loro possibili mosse senza preoccuparsi dell’ambiente circostante. Un giocatore che aspira a qualcosa di più di una partitella con gli amici, invece, dovrebbe concentrarsi su molti altri fattori che possono influenzare la mano e da cui quindi dipende l’esito finale della giocata.

Come è stato detto più volte, oltre a conoscere gli aspetti psicologici del poker, è molto importante imparare a calcolare in modo veloce e il più preciso possibile, le probabilità che escano le carte di cui abbiamo bisogno e le probabilità che escano all’avversario. In questo modo potremmo puntare di conseguenza senza rischiare di perdere tutto il nostro stack.

Negli articoli precedenti si è spiegato come calcolare in modo abbastanza rapido out, odds e pot odds così da poter avere velocemente un’idea di cosa ci serve per poter vincere e quali sono le probabilità che questo accada.

Ora andiamo a spiegare un concetto abbastanza spinoso del poker, con cui non molti giocatori hanno confidenza, ma che è indispensabile per ottimizzare la nostra aspettativa di vittoria: le implied odds.

Le implied odds sono letteralmente le possibilità implicite, ossia le odds che ci aspettiamo di ricevere andando avanti nel gioco, in base a ciò che punta il nostro avversario. Le implied odds sono fondamentali per capire se vale la pena continuare a puntare oppure foldare dopo la chiamata dell’avversario. In questo modo massimiziamo la nostra aspettativa di vincita, cioè sapendo esattamente cosa fare in una determinata occasione, sappiamo se e quanto vinceremmo alla fine della mano. Ma come si calcolano le implied odds?

Come calcolare le implied odds

In un mondo parallelo, in cui i giocatori professionisti di poker sono talmente sbadati da far intravedere le proprie carte, conosceremmo esattamente la mano dell’avversario e quindi sapremmo senza ombra di dubbio cosa fare. L’avversario che punta un importo molto basso pur avendo in mano una coppia d’assi (contro la nostra coppia di J) ci da la possibilità di vincere al river anche con una call molto piccola perchè ci offre implied odds troppo elevate, ossia ci ha dato la possibilità di rischiare anche con una mano sfavorita e, nei momenti di varianza positiva, verremo adeguatamente ricompensati.

Ovviamente, se foldare o chiamare dipende da quanto punta l’avversario. Se fosse andato in all-in, naturalmente, avremmo dovuto foldare, ma in questo caso ci è stata data una possibilità che potrebbe andare a nostro favore.

Ma siccome il poker reale si gioca a carte coperte, la nostra situazione si complica un po’. Non possiamo sapere cosa ha in mano l’avversario, ma solo presumere, se la sua mano è buona o meno in base ai suoi rilanci.

Immaginiamo di giocare online su su William Hill Poker e di avere 6q e 5q. L’avversario rilancia 10 euro su uno stack di 600 e noi chiamiamo. Il piatto ora è di 30 euro (compresi i bui). Le prime 3 carte sul tavolo sono Jf, 7f, 3p. Andando ad analizzare il tavolo, ci accorgiamo della possibilità di poter completare una scala ad incastro nel caso uscisse un 4 di un qualsiasi seme.

A questo punto l’avversario punta 80, facendoci supporre di avere una mano molto buona. Ipotizziamo che in caso l’avversario abbia la possibilità di fare tris, vada in all-in e quindi punti tutto.

Analizziamo le possibilità che abbiamo davanti: se chiamiamo, ma non riusciamo a fare scala, perdiamo di sicuro 80, mentre se riuscissimo a centrare la scala ci sarebbe ancora la possibilità di trovare una coppia qualunque al river dando all’avversario la possibilità di fare full.

Restano 44 carte nel mazzo e 10 di queste danno una coppia, quindi circa 1 volta su 4 (25% delle volte) perdiamo 590 euro (tutto lo stack meno i 10 euro iniziali) mentre 34 carte su 44 (ovvero il 75% delle volte) ci permetterebbero di vincere 620 euro (590 + il piatto). Ora andiamo a fare un calcolo matematico per capire cosa ci aspettiamo di vincere centrando la scala al turn:

moltiplichiamo le percentuali di prima per il loro valore e sottraiamole tra loro (0,75 x 620) – (0,25 x 590) = 317,5 euro. Quindi, le nostre implied odds in questo caso sono di 317,5 a 80 quindi circa 397 a 100 che semplificando diventa 3,9 a 1. Le odds, ossia la possibiltà di trovare le carte che ci servono per completare la scala, sono 4 su 45, circa il 9% ovvero 10,50 a 1.

In questo caso, essendo le implied odds minori delle odds dovremmo foldare. In caso fossero state maggiori avremmo dovuto chiamare.

Conclusioni

Come abbiamo visto in questo caso preciso, per evitare perdite troppo grandi, la soluzione migliore è quella di foldare. Ma se il nostro stack fosse stato più sostanzioso, se il piatto fosse stato più grande e la puntata dell’avversario diversa, sarebbero cambiate anche le implied odds e quindi il nostro comportamento su quella mano.

Dunque, qui abbiamo affrontato in generale il calcolo delle implied odds, ma la bravura di un giocatore si vede dalla sua capacità di adattarsi al tipo di situazione che ha davanti e ad intuire velocemente qual è la cosa giusta da fare.

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