
Sette e mezzo: le regole
Come molti sanno il gioco prevede l’utilizzo di un mazzo di quaranta carte napoletane. Scopo del gioco è realizzare un punteggio il più alto possibile con il minor numero di carte senza tuttavia mai superare il 7 e mezzo.
Al mazziere spetta invece il compito di eguagliare o superare il punteggio del maggior numero possibile di giocatori senza sballare.
Tutte le figure valgono ½ punto, le altre carte valgono il loro valore nominale. Il Re di Danari, conosciuto anche come La “matta”, può assumere, a piacere del giocatore che lo riceve, un valore intero oppure ½ punto.
Come si svolge la partita?
Una volta che il mazziere ha distribuito a ciascun giocatore una carta coperta si parte! Il giocatore che siede alla destra del mazziere, vista la propria carta, può scegliere di:
- Dire “carta”, scegliendo così di prendere un’altra carta (stavolta scoperta) e fermarsi oppure chiederne ancora una. Sia che chiami o che stia, il giocatore deve puntare una cifra che corrisponde alla scommessa che egli fa sulla propria mano. Se la somma supera il valore del sette e mezzo significa che ha sballato e perde la cifra puntata dopo la prima carta;
- Pronunciare “Sto” scegliendo così di fermarsi e passare il turno al giocatore successivo;
Il primo giocatore ad arrivare a 7 e mezzo deve dirlo subito mostrando le sue carte.
Quando il turno arriva al mazziere – le regole sono le medesime, l’unica differenza sta durante la distribuzione delle carte in quanto quella del mazziere dovrà risultare scoperta in modo che sia visibile a tutti: quando il mazziere “sta” oppure sballa, si conclude la mano e ogni giocatore dovrà scoprire le proprie carte.
Dopodiché si sommano i valori di tutte le carte e si confrontano i vari punteggi con quello del mazziere:
• vince chi ha il punteggio più alto,
• riscuote chi supera il mazziere in termini di punti,
• paga chi sballa.
Se il sette e mezzo viene realizzato solo con due carte, viene definito sette e mezzo reale o sette e mezzo legittimo: chi realizza tale punteggio riceverà dal mazziere una somma pari al doppio della posta. In più, nella partita successiva sarà lui il mazziere.
Consigli e trucchi per il sette e mezzo
Abbiamo detto che la prima regola fondamentale del sette e mezzo è non sballare mai: meglio conservare un punteggio basso, dunque. Se non si tiene il banco, ci sono alcuni piccoli accorgimenti che si possono seguire in base alla carta che si riceve per prima:
• Figura: Chiedere nuova carta e, in caso di altra figura, una ancora. Se arriva una carta sopra al 5 conviene stare.
• Asso: Richiedere carta. Poi valutare, se capita Due o meno si può ancora chiamare altrimenti conviene stare.
• Due: Conviene ancora chiedere carta;
• Tre: Chiedere carta, se si sta giocando per ultimi o quasi e gli altri hanno ottenuto punteggi buoni potrebbe invece convenire stare e sperare che il banco sballi.
• Quattro: Conviene stare.
• Cinque: Pronunciare “sto”, specialmente se gli altri giocatori hanno ottenuto buoni punteggi.
• Sei: Stare.
• Sette: E’ ovviamente il caso migliore quindi il consiglio è assolutamente stare.
Quando si tiene il banco e si è mazzieri, invece, il ragionamento da fare è diverso:
avendo infatti molte più informazioni, si può decidere la strategia di chiamata. Il mazziere difatti saprà quante carte alte sono già state distribuite, quante figure, e in base al proprio personale bilancio di volta in volta potrà decidere se fermarsi e magari perdere con uno o due giocatori ma magari vincere con tutti gli altri!
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