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Max Pescatori: il Pirata Italiano che vinse 4 braccialetti WSOP

Massimiliano Max Pescatori, classe 1971, è il terzo giocatore di poker italiano ad aver vinto di più in assoluto. Nonostante la sua carriera lavorativa inizia come commesso di un supermercato e come appassionato/esperto di videogiochi (per cui scrive anche diverse recensioni), inizia ad interessarsi al poker e a tutte le sue varianti quando comincia a frequentare il Casinò di Campione, in provincia di Como. Parte per Las Vegas dove conosce il No Limit Hold’em ed altri giocatori italiani, come Valter Farina, dai quali imparerà raffinate tecniche di gioco che gli saranno d’aiuto nel corso della sua carriera. Grazie alla sua bravura, si fa conoscere presto nell’ambiente americano tanto che gli viene dato il soprannome di “Pirata italiano” per via della bandana tricolore che porta durante ogni partita.

Max Pescatori: La carriera

Nel 2006 vince il primo braccialetto WSOP nel 2500$ No Limit Hold’em e nel 2008 il secondo nel 2500$ Mixed Game Pot Limit/Pot Limit Omaha.

Vince il terzo nel 2015 aggiudicandosi il primo premio da più di 155.000 dollari. Il quarto, meno di tre settimane dopo sempre nel 2015, con un premio di quasi 300.000 dollari.

Nel corso della sua carriera è arrivato 9 volte al tavolo finale ed è l’unico europeo ad essersi aggiudicato i 4 braccialetti.

Le varianti del poker giocate da Max Pescatori

Come detto all’inizio, Max Pescatori conosce e si appassiona non solo al poker, ma anche a tutte le sue varianti. Ed è proprio il gioco di queste varianti che gli ha permesso di arrivare dove è ora. Molte di queste sono poco conosciute e poco praticate in Italia, ma questo non gli ha impedito di andare avanti e di studiarne le strategie.

Una di queste è il Razz, una variante Low del Seven Card Stud, che gli ha consentito di vincere il terzo braccialetto. Il Razz è considerato un gioco Low perché si gioca cercando di fare il punto più basso e non quello più alto come si fa comunemente si fa nel poker No Limit. Inoltre scala e colore non sono considerati punti.

La seconda variante è il Seven Card Stud Hi-Lo e cioé quella con cui si è aggiudicato l’ultimo braccialetto. Questa variante è molto complicata e difficile da “leggere” tanto che in confronto il Texas Hold’em sembra un giochino alla portata di tutti. Questo tipo di gioco viene considerato “High-Low” perché la vincita del piatto viene divisa tra la miglior mano bassa e la miglior mano alta, ciò vuol dire che lo stesso giocatore potrebbe aggiudicarsi entrambe le mani aggiustando come crede le carte che ha a disposizione.

Visto questo, per Max il poker non è solo questione di fortuna. Bisogna saper usare il cervello, strategia e riuscire a combinare a dovere le varianti per rendere il gioco sempre più complesso per gli avversari.

Max Pescatori e la Poker Hall of Fame

Nonostante i suoi grandiosi successi, i 4 braccialetti vinti, i numerosi piazzamenti alle WSOP, la sponsorizzazione di Sisal Poker, i tavoli finali raggiunti, i milioni di dollari intascati e la sua grandiosa tecnica di gioco, lo scorso anno Max si è trovato coinvolto in una discussione riguardo alla sua candidatura alla Poker Hall of Fame.

La Poker Hall of Fame è il massimo riconoscimento per i giocatori di poker professionisti. Ma nel 2016 Daniel Negreanu si lamentò rumorosamente per il fatto che, secondo lui, erano stati ammessi alcuni giocatori che in realtà non avrebbero meritato tale riconoscimento. Tra questi c’era proprio Max Pescatori.

Negreanu ripeté più volte che ci sono 5 requisiti specifici per i giocatori che devono entrare in questo mondo e che Max, a suo avviso, ne possedeva solo 3. La diatriba tra i due va avanti per un po’. Pescatori chiede spiegazioni su quali sono i 2 requisiti mancanti secondo il giocatore canadese e del perché secondo lui non avrebbe avuto diritto di farne parte. Negreanu tentenna un po nelle risposte.

Alla fine la spiegazione più plausibile (anche se non apertamente ammessa) sembrerebbe quella che Max è il primo giocatore non americano e non inglese a far parte di questo prestigioso gruppo. Prima di allora mai nessun giocatore di madrelingua non “inglese” aveva ottenuto questo riconoscimento.

Tre curiosità sul Pirata Italiano

  • Forse non tutti sanno che Max Pescatori, a inizio 2017, ha deciso di mettere all’asta uno dei suoi 4 braccialetti WSOP per poter raccogliere fondi da dare in beneficenza a Capricchia, una delle tante frazioni di Amatrice distrutte dal terremoto del 2016. Il prezioso bracciale è stato battuto all’asta a 11.600 $ e i soldi sono andati in beneficenza per aiutare la popolazione a rimettersi in sesto e ricominciare a costruire.
  • Max Pescatori si trova al primo posto nella All Time Money List Italia, ovvero la lista dei giocatori italiani di poker più ricchi di tutti i tempi. Con i suoi 4 milioni di dollari vinti in 10 anni di carriera, si trova meritatamente alla guida della carovana dei pokeristi italiani super milionari.
  • Quando Max decise di partire per Las Vegas, all’avventura e con in tasca solo i pochi soldi della liquidazione, in realtà iniziò la sua vita americana frequentando una scuola per diventare croupier. Il suo obiettivo era quello di imparare il mestiere per poi tornare in Italia e andare a lavorare in un casinò italiano. Ma le cose non andarono come sperato. Infatti, tra una lezione e l’altra Max frequentava il casinò di Las Vegas ed iniziava a muovere i primi passi all’interno del mondo dei professionisti. Solo la sua esperienza passata di scommettitore di cavalli e di biliardo, gli impedirono di divenire facile preda del gioco d’azzardo. Questo, purtroppo, accade a quasi tutti i novellini che si affacciano per la prima volta a questo mondo.
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