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Le mani migliori di partenza al Texas Hold’em

Bisogna subito capire, chiaramente per larghi tratti, quali sono le mani migliori da giocare

Uno degli errori più comuni commessi dai principianti durante una partita di poker, è quella di vedere tutte le mani preflop. “Non fa niente, cosa mi costa puntare un buio?”. Mossa sbagliatissima. Considerando che nel gioco del poker non esistono gerarchie di punteggio per quanto riguarda il seme, vi sono un totale di 169 mani disponibili: 13 coppie, 78 mani off-suited e 78 mani suited. Dunque bisogna capire, chiaramente per larghi tratti, quali sono le mani migliori da giocare.

Pocket pair

Senza dubbio le mani migliori sono le pocket pair, ossiia quelle composte da una coppia, due carte uguali: AA, JJ, 8-8, 5-5. Danno il grandissimo vantaggio di partire con un punteggio in mano e, in caso esca un’altra carta simile tra quelle comuni, di chiudere subito un tris. Allo stesso tempo, però, avremo più difficoltà nel chiudere una scala oppure il colore, poiché ci serviranno 4 suited o 4 connectors.

Se la coppia in questione è sensibilmente alta, ossia da 9-9 a salire, dobbiamo cercare di difenderla anche se il flop non è stato di nostro gradimento, a maggior ragione se a terra vi sono carte più basse delle nostre e/o nessuna coppia a terra.

Se la coppia in questione, invece, è di punteggio medio, come ad esempio 7-7 o 6-6, dobbiamo sperare di ottenere punteggio al flop o al massimo al turn, poiché al river sarà già troppo tardi. In caso di coppia bassa come ad esempio 3-3, invece, riflettete a priori se vi conviene, guardando le vostre fiches, i bui, chi ha già callato e la vostra posizione al tavolo. In caso di circostanze a voi poco convenienti, potete anche foldare.

Suited one/two gap connectors

Alle volte, i suited connectors, possono rivelarsi delle mani migliori del pocket pair. Per suited connectors s’intende due carte dello stesso seme e sequenziali, come ad esempio J-10, 8-7, 5-4. Mentre per one gap o two gap connectors, s’intende sempre delle carte dello stesso seme con una o due carte di distanza. Come ad esempio Q-9, 10-8, 7-4.  Queste tipologie di carte permettono di avere già 2/5 di scala e di colore in mano, dunque avremo bisogno dei restanti 3/5 tra le cinque carte comuni.

Anche in questo caso, bisogna fare attenzione alle carte che abbiamo in mano, perché i suited connectors sono sì delle ottime starting hands per chiudere delle scale oppure il colore, ma in caso di carte basse potremo effettivamente sperare soltanto in quello. Quindi, in caso di, ad esempio, 2-4 suited, potete tranquillamente foldare anche da small blind se necessario. Mentre in caso di J-10 suited, se le fiches ve lo consentono potete anche permettervi un raise pre-flop.

Figura+Kicker

Le figure, di norma, sono le carte alte che consentono di portare a casa il piatto. Sono quelle carte che, se te le ritrovi in mano, pensi subito “ci devo andare”. Anche in questo caso, non è così. Se necessario, date determinate circostanze, dovrete foldare anche degli A oppure dei K. Questo perché dovrete sempre guardare il kicker con cui accompagnate la vostra figura.

Se il vostro kicker è basso, pensateci su due volte prima di puntare, poiché potreste incorrere in una sconfitta o in uno split a causa del vostro kicker basso. Fateci un pensierino, al massimo, se la vostra figura ed il vostro kicker basso sono suited. In caso di kicker alto, potete pensare di andarci, ma non sempre. Mani come K-9 off-suited sono un tantino scomode, quindi bisogna sempre considerare le circostanze già ribadite che condizionano il vostro gioco. In linea di massima si può considerare il call una mossa corretta.

Chiaro che ognuno gioca come vuole, può succedere che vi troviate davanti un terribile 7-4 off-suited e da small-blind decidete di callare perché magari in quel momento vi sentite fortunati. Ma in linea generale, queste sono le mani che andrebbero viste in una partita di poker.

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