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Le 4 differenze tra poker cash game e tornei classici

Con questa guida vogliamo offrire la possibilità di comprendere le principali differenze tra due modalità di gioco: cash game e tornei classici. Perché gli appassionati lo sanno, usare il termine poker è una definizione generica, al suo interno si racchiudono generi e varianti quasi infinite.

Il cash game

La definizione del cash game è semplice: con questo termine si indica il poker giocato con denaro reale o con gettoni che hanno valore di denaro reale. Ovviamente, questa tipologia di gioco ha delle sue regole. In questa modalità il Buy-in, ovvero la cifra da versare per entrare nel gioco, è a discrezione del player con la possibilità di acquistare nuovi gettoni fino al massimo consentito ed è possibile lasciare il tavolo di gioco in qualsiasi momento.

A differenza dunque dei tornei, nel cash game on line non vi è un giocatore vincitore. Si entra al tavolo incominciando la propria partita alla mano successiva e ci si può mettere in sit-out (ovvero uscire) in qualsiasi momento. Per rientrare in gioco bisogna mettere un controbuio aggiuntivo, quindi non solo il valore del big blind, ma anche quella dello small blind. In questo caso si parla di dead blind, ovvero una specie di tassa che va a finire direttamente nel piatto e non è considerata come puntata del giocatore.

Il rake è la percentuale che la casa di gioco preleva dal piatto con criteri a sua discrezione. Se non si arriva al flop o se l’importo del piatto non ha raggiunto determinate cifre, generalmente non viene prelevato alcun rake. Solitamente, per questo motivo, nei casinò sono a limite fisso.

Il torneo di poker

Nei tornei il buy-in è l’unico investimento che affronta il giocatore, a fronte del quale verranno consegnate un numero di chips uguali a tutti i giocatori. Dunque, in un torneo si ha una situazione di parità. Per poter vincere, in un questo caso, la condizione fondamentale è ottenere tutte le chips, cioè bisogna letteralmente lasciare a mani vuote gli altri giocatori.

Si ottiene una graduatoria in base all’ordine di abbandono del tavolo. I blinds aumentano con il trascorrere del tempo, per spingere i giocatori ad abbandonare una tipologia di gioco conservativa e, ovviamente, per limitare la durata del torneo. Nei tornei, se non ci si qualifica tra i primi, non si avrà un ritorno economico.

In conclusione

Dunque analizzando le principali differenze, si parte dal buy-in che nel cash non ha limiti, essendo a discrezione del player, mentre nei tornei è una quota uguale per tutti i giocatori. Nel cash game, inoltre, il buy-in corrisponde a una cifra reale: se su lottomatica.it poker paghi 100€ avrai quella cifra disponibile durante il gioco; nei tornei si versa il buy-in, ma il corrispettivo che si riceve è uguale per tutti, quindi si parte in condizioni identiche.

Nel cash game i tavoli hanno dei limiti, dunque i giocatori si ritroveranno a giocare con altri giocatori che hanno le stesse somme massime da puntare. I Blinds, nel cash, non aumentano con il tempo, e dunque la strategia conservativa di gioco è possibile.

Un’altra differenza sostanziale tra cash game e tornei sono le perdite: nel caso del cash game le perdite sono le chips che hanno un controvalore in denaro, quindi si perdono soldi veri ad ogni mano; in caso di tornei si rischia la quota di iscrizione al torneo, avendo tutti lo stesso numero di chips.

Ovviamente, tra le principali differenze tra il cash game e il torneo è la strategia, che necessariamente deve essere diversa poiché diversa è la modalità di gioco. Il non aumento dei blinds consente ai giocatori di aspettare la mano fortunata per lanciarsi nel vivo del gioco; nei tornei i blinds aumentano e quindi si è portati ad un gioco aggressivo per non essere sovrastato dagli avversari. 

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