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Il croupier sa dove finisce la pallina?

Dopo tanta matematica parliamo della fisica applicata alle Roulette

E’ sicuramente una delle curiosità più forti tra i giocatori e non solo: Il croupier sa dove finisce la pallina? Cerchiamo di rispondere insieme!

La semplice complessità della Roulette

Una ruota, una pallina, il croupier e moltissime variabili. Semplice, il gioco della roulette, eppure estremamente complesso. Sappiamo tutti che per avviare il gioco il croupier fa girare la ruota in una direzione e lancia al suo interno la pallina in quella opposta. I giocatori effettuano le loro puntate provando ad indovinare il numero o almeno il settore in cui la piccola sfera d’avorio andrà a posizionarsi.

Semplice? Tutt’altro: una volta raggiunta la parte numerata, infatti, la pallina incontra una serie di ostacoli che ne rendono a dir poco imprevedibile il percorso. Alcuni sono di carattere meccanico, si pensi per esempio a denti che separano i numeri, altri molto più intangibili, come il tasso di umidità o la pulizia della ruota stessa che possono influire e modificare i movimenti della pallina.

Le roulette live online, sicuramente qualcuno se lo starà chiedendo, incontrano le medesime difficoltà: si tratta infatti di registrazioni fatte in studi televisivi ove la sala da gioco viene ricreata nei minimi dettagli e per questo ricalca fedelmente la realtà. La domanda dunque resta: un croupier esperto può indirizzare volontariamente la pallina? Forse su un settore specifico, con anni ed anni di esperienza, ma sicuramente neanche l’artefice del tiro può prevedere il numero su cui la sfera si andrà a fermare.

Sappiamo tuttavia che per alcuni la casualità non è contemplata ed infatti, anche a questo riguardo, c’è chi ha tentato esperimenti per capire se c’è un metodo scientifico per prevedere i movimenti della pallina all’interno della roulette.

L’esperimento di Doyne Farmer

Negli anni 70 Doyne Farmer, scienziato ed imprenditore, cercò di costruire un computer che avesse la capacità di prevedere il movimento della pallina all’interno della roulette.
Fu così che con alcuni uomini del suo team entrò in un casinò indossando fisicamente, nella scarpa, un macchinario del genere con due funzioni principali:

  1. Aggiustare i parametri di ogni roulette prima di ogni giro (velocità e rallentamento di pallina e ruota)
  2. Segnalare  ogni volta che la ruota o la pallina passavano una certa soglia, solitamente il doppio zero della roulette.

Sfruttando queste informazioni il programma avrebbe potuto calcolare la velocità della ruota e della palla e capire quando la pallina avrebbe iniziato a cadere. Questo strumento avrebbe dovuto trasmettere le informazioni ad un altro apparecchio, indossato da un secondo membro del team, tramite segnali radio.
Questo, a sua volta, avrebbe passato le informazioni attraverso dei solenoidi attaccati al giocatore. Il vantaggio ipotizzato da Farmer sul banco era del 40%, ma per problemi tecnici, rallentamenti e imprevisti, il risultato non fu quello sperato.

Conclusioni

Farmer ovviamente non si fermò ad un primo esperimento e provò un secondo tentativo con le dovute modifiche. Il risultato non fu migliore e ci si dovette arrendere all’idea che il movimento della pallina all’interno della roulette sia davvero imprevedibile.
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